“PIZZONE II” Impianto di generazione e pompaggio

A rischio il progetto di valorizzazione del Lago promosso dall’Amministrazione comunale.

“Enel è proprietaria e gestore del Sistema Idroelettrico di Montagna Spaccata che consiste in una serie di invasi in cascata che alimentano altrettante centrali. Nel tratto di monte di questo sistema esiste oggi l’invaso di Montagna Spaccata, che alimenta la centrale di Pizzone e l’Invaso di Castel San Vincenzo, che riceve le acque dalla Centrale di Pizzone e alimenta quella di Rocchetta. Nell’ambito delle strategie di investimento per ampliare la produzione di energia rinnovabile Enel sta considerando la possibilità di intervenire sul Sistema esistente per migliorarne l’efficienza o incrementarne la potenza installata. “Stantec S.p.A. (di seguito “Stantec”), in qualità di Consulente Tecnico, è stata incaricata da Enel di effettuare uno Studio di Pre-Fattibilità e successivamente il presente Progetto Definitivo per Autorizzazione per valutare la possibilità di convertire lo schema idroelettrico tradizionale esistente in un nuovo impianto di pompaggio / generazione preservando i due bacini”. Nel 2021 è stato consegnato a Enel il citato Studio di Pre-Fattibilità, selezionando una alternativa progettuale basata sulla realizzazione di una Centrale da 400 MW, dimensionata per sfruttare al massimo le caratteristiche naturali dell’area. Detta soluzione era basata sulla realizzazione di una nuova galleria di adduzione e condotte forzate con una portata massima di progetto pari a 120 m3/s a servizio di due gruppi macchine reversibili da circa 200 MW cadauna da installarsi in caverna. I gruppi erano previsti uno a velocità fissa ed uno a velocità variabile. Successivamente, in sede di tavolo tecnico con Terna, gestore della rete, si è deciso di limitare la potenzialità massima della Centrale a 300 MW, adeguando il dimensionamento delle opere a tale diversa produzione, per consentire il collegamento alla rete in prossimità dell’impianto limitando la costruzione di nuove linee. Dalle verifiche effettuate è conseguito un ridimensionamento della massima portata di progetto a 90 m3/s.” 

Il Progetto Definitivo per Autorizzazione si compone dei documenti consultabili dal seguente link: https://va.mite.gov.it/en-GB/Oggetti/Documentazione/9904/14596

Dalla documentazione relativa alla stima degli impatti si evince che “………. i bacini di Montagna Spaccata e Castel San Vincenzo nel corso del tempo sono di fatto stati antropizzati con la costruzione di aree di ricreazione sulle sponde dei bacini. Tali attività ad oggi risultano fonte di guadagno per le comunità richiamando molti turisti. Nella configurazione futura di progetto dei bacini, che prevede notevoli abbassamenti ed innalzamenti dei livelli, tali attività non potranno essere mantenute per motivi di sicurezza. L’impatto sul contesto socio-economico sarà pertanto significativo”

Paradossalmente, in considerazione dell’oscillazione continua dei livelli appare ancora più evidente la necessità della sistemazione delle sponde del bacino, come da anni questa amministrazione continua a chiedere di poter realizzare a proprie spese, quale elemento di contrasto e mitigazione dei fenomeni erosivi generati dalle acque.

Osservazioni nel merito possono essere formulate entro 30 giorni dalla pubblicazione, scadenza 6 settembre, da tutti gli interessati in aggiunta a quelle che le Amministrazioni coinvolte intendono in modo puntuale formulare.

Planimetria di progetto

https://va.mite.gov.it/en-GB/Oggetti/MetadatoDocumento/881420